Lavatoi genovesi

Lavatoio in via Romana della Castagna

(Segnalato da Vittorio Gaggero)

  

 

                                     

Il lavatoio è a pianta rettangolare, con il lato maggiore disposto lungo il rio Priaruggia. Otto pilastri in cemento armato, posati sul piano di lavoro, reggono la soletta che a sua volta sostiene il serbatoio. Una seconda serie di sei pilastri, aggiunti in un secondo tempo, corre lungo il perimetro esterno e regge la copertura a capanna, un tempo in legno e poi rifatta in metallo.  La lamiera ondulata, che ricopriva il manufatto è da tempo scomparsa, e l’umidità sta danneggiando gravemente gli intonaci e i fregi intorno alle vasche. I due lati maggiori davanti  alle vasche sono protetti da ringhiere sistemate tra i pilasti, mentre il lato esposto a nord è riparato da un alto muro che proteggeva le lavandaie dal vento di tramontana. Le sei vasche che compongono il lavatoio (tre per lato), sono divise in due truogoli ciascuna, con il battente in ardesia e il piano di lavoro inclinato in granito.

 

  

 

 

   

 

 

 

   

Prospetto, piana e sezione del lavatoio (disegni di Luciano Rosselli)

  

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